Prerequisiti per la scuola primaria: le abilità matematiche
Abbiamo già parlato di matematica, sappiamo che l’intelligenza numerica è un’abilità innata, che tutti noi nasciamo già con la predisposizione a sviluppare il senso del numero e comprenderlo dal punto di vista concettuale. Verrebbe quindi da pensare che siamo naturalmente “portati” per i numeri. In effetti è così ma i dati ci dicono qualcos’altro. Il Miur nel 2019 attesta che il numero di alunni con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sul totale dei frequentanti è cresciuto e passato dallo 0,7% del 2010/2011 al 3,2% del 2017/2018. In particolare le diagnosi di discalculia sono aumentate da 33 mila a poco meno di 87 mila (+160,5%). Studi italiani effettuati dal Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l’Infanzia e l’Adolescenza (2006) stimano attorno al 20% l’incidenza delle difficoltà di calcolo nella popolazione scolastica e alcune ricerche internazionali dell’OCSE (2006) mostrano anche che il livello della scuola italiana in ambito matematico e scientifico è paragonabile a quello dei paesi sottosviluppati.
Ma perché abbiamo difficoltà in matematica?
Quando si arriva alla scuola primaria capita spesso di vedere bambini che fanno fatica ad imparare i numeri. Questo succede la maggior parte delle volte perché i bambini non hanno sviluppato correttamente i prerequisiti di questa abilità. In effetti se si pensa a come stimolare i più piccoli, ci si concentra soprattutto sul linguaggio e sulle competenze motorie, ma l’intelligenza numerica come la stimoliamo? Per comprendere davvero i numeri è indispensabile che i bambini familiarizzino già da piccolissimi con la matematica, è importante confrontare quantità diverse, sperimentare concetti matematici come tanti, pochi, di più, di meno, fare operazioni semplici aggiungendo o togliendo oggetti (n+1, n-1) e dai 2 anni possiamo insegnare a contare, facendo attenzione agli errori più frequenti.
Quando i bambini iniziano la scuola primaria poi ci sono competenze specifiche che dovrebbero avere, e per riuscire in molte di queste abilità è indispensabile che sappiano contare. Con contare in questo caso non intendiamo elencare i numeri da 1 in avanti, ma sapere quanti oggetti abbiamo di fronte (per approfondire qui).
Vediamo ora i prerequisiti specifici per l’apprendimento della matematica alla scuola primaria.
Abilità matematiche a 5-6 anni
- Contare in avanti da 1 a 20 e indietro da 10 a 1
- Riconoscere e denominare i numeri da 1 a 9. Per essere sicuri che i bambini sappiano veramente i numeri presentiamoli in ordine sparso, se iniziamo dal numero 1 i bambini risponderanno intuitivamente il numero successivo e non potremo sapere se questa competenza sia veramente acquisita.
- Scrivere i numeri da 1 a 5. Capita spesso che vengano scritti al contrario, come se li guardassimo allo specchio. In questo caso i bambini hanno bene in mente il numero e sanno scriverlo, dobbiamo solo correggere l’orientamento del grafema. Spesso basta insegnare da dove iniziare a scrivere, ad esempio per il numero 1 si inizia dall’alto.
- Mettere in ordine i numeri da 1 a 5. Potremmo chiedere: “Prova a mettere in ordine i numeri dal più piccolo al più grande”, e per essere sicuri che i bambini abbiano capito proviamo a chiedere: “Da quale inizieresti?”
- Sapere quali numeri mancano in una serie. Disponiamo per esempio i numeri 1 _ 3 4 lasciando uno spazio fra 1 e 3 chiediamo: “Quale numero manca?”
- Confrontare due quantità diverse e sapere dove sono “di più” o “di meno”. Sarà indispensabile quindi che i bambini conoscano i concetti: tanti, pochi, di più, di meno.
- Indicare la corrispondenza fra numero e quantità, fino al 9. Ad esempio avendo davanti tre oggetti saper abbinare il numero 3.
- Ordinare oggetti, dal più grande al più piccolo e al contrario. Per riuscire a ordinare correttamente i bambini dovranno fare più confronti fra grandezze e questa abilità sarà indispensabile per comprendere poi la struttura numerica.
- Comparare due numeri e indicare quale è maggiore, sempre fino al 9. “Maggiore” non è una parola familiare per i bambini di 5 anni, vedendo ad esempio 2 e 4 possiamo chiedere “Mi sapresti dire quale è di più?”
Come per tutte le competenze non è indispensabile che i bambini sappiano fare tutto, osserviamo quando il compito risulta più difficile, facendo attenzione più al processo che al risultato, è probabile che ci accorgeremo quale competenza non è stata ancora imparata, potremo così aiutarli a capire meglio.
Giochi per sviluppare le abilità matematiche
Probabilmente non ci avete mai pensato, ma sono tanti i giochi che potenziano la matematica. Tutte le abilità che abbiamo visto, se proposte in modo divertente possono diventare un momento di apprendimento. Ma vediamo qualche esempio più specifico.
“Costruire i numeri”
Basterà un foglio, un pennarello e qualsiasi materiale che possiamo trovare in casa o fuori.
Scriviamo un numero sul foglio, solo il contorno, occupando tutto lo spazio disponibile, e con quello che troviamo, riempiamo lo spazio. Vanno bene foglie, fiori, semi, pasta, pezzi di giornale tagliato che possiamo incollare.. E sarà più divertente se anche noi avremo il nostro numero da costruire.
“Memory”
Possiamo crearlo, tagliando un cartoncino e scrivendo i numeri. Si gioca esattamente come con il normale memory ma al
posto delle immagini ci saranno i numeri. Per semplificare scriviamo le coppie con lo stesso colore, aiuterà nella ricerca del
numero uguale e per associare già la quantità possiamo disegnare dei pallini sulla nostra carta. A meno che non denominiamo i numeri qui stiamo “solo” familiarizzando con il grafema e allenando la memoria visiva. Possiamo quindi proporlo anche ai bambini di 3-4 anni.
“Caccia al numero uguale”
Dovremo avere pronti i numeri da 1 a 9, possiamo crearli tagliando piccoli foglietti e scrivendo su ognuno un numero. Facciamo poi dei piccoli insiemi con oggetti diversi e chiediamo ai bambini di trovare il gruppo uguale al numero che gli daremo.
Se non sono abituati non possiamo creare subito 9 insiemi diversi, iniziamo con quantità piccole, 1 – 2 – 3, aggiungiamo poi uno alla volta gli altri numeri.
“Indovina quale manca”
Prendiamo 4 numeri, chiediamo ai bambini di chiudere gli occhi, mettiamoli in ordine di fronte a loro e togliamone uno,
lasciamo lo spazio ben visibile per il numero che manca. Ora possono aprire gli occhi e indovinare!
“Gioco dell’oca”
Qualsiasi gioco dell’oca, dove ci siano, dadi, pedine, una partenza e un arrivo, è un allenamento di matematica. Possiamo inventarlo noi creando un percorso su un foglio con qualche attività matematica, ad esempio qualche casella potrebbe essere: “Fai 4 salti”, “Tocca 3 cose gialle”, “Se ci sono 3 topi e uno va via, quanti ne rimangono?”. Per i bambini che non sanno ancora leggere usiamo immagini e disegni, anche simbolici, che li rendano parte attiva nel capire cosa dice la casella. Iniziamo sempre con un dado e quando hanno familiarizzato con il gioco possiamo anche usarne due. Sommare non sarà semplice, ma con il nostro aiuto e un po’ di allenamento diventerà naturale.