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I Disturbi Specifici dell’Apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) si differenziano in:

  • disturbo della lettura (dislessia)
  • disturbo della scrittura (disortografia, disgrafia)
  • disturbo del calcolo (discalculia)

La caratteristica principale di questi disturbi è la specificità, intesa come una difficoltà che interessa solo un’area specifica, escludendo l’intelligenza che risulta adeguata all’età.

 

DISTURBO DELLA LETTURA (Dislessia)

La dislessia è la difficoltà relativa alla capacità di leggere in modo corretto e fluente. Quest’abilità, che a noi può sembrare semplice perché automatizzata, richiede molta fatica per un bambino dislessico. Le energie che dovrà spendere in questo compito sono di gran lunga maggiori alle nostre e nonostante l’impegno commetterà errori e rimarrà indietro.

La diagnosi può essere fatta quando la velocità e la correttezza della lettura non sono in linea rispetto all’età. La dislessia ha diversi livelli di gravità e può accompagnarsi ad altre difficoltà: disortografia nel 60% dei casi, disgrafia nel 43% dei casi, nel calcolo 44% dei casi.

 

DISTURBO DELLA SCRITTURA (Disgrafia)

Il Disturbo della Scrittura si classifica in due sottocategorie:

  • disortografia, difficoltà a tradurre un suono in lettera, si manifesta attraverso errori di ortografia. Ne sono esempi inversioni di lettere e omissione di parti di parole.
  • disgrafia, interessa il movimento fino motorio della scrittura, rendendo difficile riprodurre lettere e numeri. L’apprendimento di schemi motori viene ostacolata da una difficoltà nella coordinazione dei movimenti.

 

DISTURBO DEL CALCOLO (Discalculia)

La discalculia è la difficoltà nell’apprendimento delle abilità numeriche e del calcolo. Le prestazioni nello svolgere le operazioni fondamentali (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione) sono al di sotto del livello atteso rispetto all’età e la classe frequentata.

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